L'EMDR


L'EMDR - acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing – in italiano Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i movimenti oculari - è un metodo psicoterapico strutturato scoperto dalla ricercatrice americana Francine Shapiro nel 1989 e presentato nel 1990. Esso facilita il trattamento di diversi disturbi e psicopatologie legati sia ad eventi traumatici, che ad esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.

E' un approccio evidence-based - ovvero la sua efficacia è scientificamente comprovata da studi scientifici randomizzati controllati – e l’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’agosto del 2013* ha riconosciuto l’EMDR come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati.

Ad oggi è l’approccio elettivo nel trattamento dei traumi  come catastrofi, incidenti, lutti etc. ed è ufficialmente raccomandato ed utilizzato in Italia presso Aziende Ospedaliere, Aziende Sanitarie locali ed istituzioni (Polizia di Stato, Protezione Civile etc).

Su cosa si basa l’EMDR? Questo approccio è basato sul fatto che l'esperienza traumatica può inceppare il naturale meccanismo di elaborazione delle esperienze che agisce in noi, e portare a ripercussioni sulla salute psichica e fisica dell'individuo, non solo nel breve ma anche nel lungo termine. Scopo dell'EMDR è quello di consentire all'individuo di elaborare correttamente il trauma e il suo ricordo.
Quello che può accadere dopo un'esperienza traumatica - piccola o grande che sia - è che il nostro sistema di elaborazione non riesca a 'digerire' e integrare l'esperienza stessa, che rimane quindi immagazzinata in noi inelaborata sotto forma di ricordo, e continua ad agire in maniera negativa sulla nostra esperienza e sulle nostre emozioni. Quello che può svilupparsi in termini clinici è quello che si chiama PTSDPost Traumatic Stress Disorder - in italiano Disturbo Post-Traumatico da Stress - una forma di disagio e malessere mentale che si sviluppa in seguito a esperienze fortemente traumatiche, i cui sintomi possono essere classificati in tre grandi categorie distinte: episodi di intrusione (ex: flash-back), meccanismi di evitamento e mancata elaborazione (ex: evitamento di tutto ciò che ricorda l'evento, sensazione di disinteresse e distacco dalla realtà, ansia e depressione) ipersensibilità e ipervigilanza (ex: disturbi del sonno, disturbi della memoria e difficoltà di concentrazione). 

E' come se la persona rimanesse 'intrappolata' nell'esperienza traumatica, facendo fatica a superla a livello sia fisico che emotivo, con un elevato grado di sofferenza psicologica e difficoltà a riprendere la propria vita normale. 

Come funziona l’EMDR? La tecnica dell'EMDR si focalizza proprio sui ricordi del trauma o dell'evento stressante e, mediante l'utilizzo di movimenti oculari o di altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra, si pone l'obiettivo di desensibilizzare tali ricordi, ovvero di liberarli dalla carica emotiva negativa che possiedono.

Questo tipo di tecnica permette un accesso diretto ai contenuti emozionali del trauma, quindi permette un lavoro sinergico complementare e parallelo all’elaborazione cognitiva e razionale che avviene durante un percorso psicoterapeutico. Per questo motivo, rende spesso più veloce ed efficace il raggiungimento degli obiettivi della psicoterapia.

È una tecnica che segue un protocollo molto preciso e specifico, strettamente collegato ai fondamenti neuronali che sottendono all’esperienza traumatica.

Per una più approfondita conoscenza di questa tecnica vi consiglio di consultare il sito dell’Associazione EMDR Italia, al cui interno potrete trovare molto materiale sul trauma, sui meccanismi di funzionamento dell’EMDR, sull’utilizzo che oggi ne viene fatto nei vari ambiti di intervento e sulla massiccia ricerca scientifica presente a livello nazionale ed internazionale. 

www.emdr.it


Se desideri scoprire l'approccio terapeutico EMDR per trattare i traumi e le problematiche legate allo stress, contattami via email o telefono.


*Ricerca e fonti: https://emdr.it/ricerca